Continuando il nostro viaggio con “un pò di storia…” tra i luoghi di culto di San Cono, questa volta ci soffermiamo in un altro dei luoghi della nostra Italia dove è particolarmente sentito il culto per San Cono e precisamente a San Mauro Pascoli in provincia di Forli-Cesena in Emilia Romagna.
Vi ricordiamo i precedenti articoli di: ”(Brooklyn – New York)“ ”(Florida/Uruguay)“ ”(Buenos Aires/Argentina)“ ”(Tamaca/Venezuela)“ e ”(Cessaniti/Vibo Valentia)“ in cui vi abbiamo raccontato come si sono svolti gli eventi che hanno portato alla nascita del culto di San Cono. Buona lettura.
Nel Settembre del 1972, la volontà di alcune persone di Teggiano fuori del loro paese natìo portò ad un alto grado qualitativo il nome dell’intera Comunità Teggianese residente in Emilia Romagna e contemporaneamente fece sì che anche in questa Regione si conoscesse il culto di San Cono.
Indubbiamente questa manifestazione si rivelò come un’iniziativa qualificante e valida sotto ogni aspetto e suscitò unanimi consensi ed incontestata approvazione in ogni ambiente.
Costituito da un comitato di oltre 250 persone, formato da Teggianesi e da altri cittadini dei Comuni del Vallo di Diano residenti in Emilia Romagna con il preciso intento di festeggiare solennemente il loro Santo Patrono, si adoperarono per deliberare l’istituzione annuale della Festa per mantenere sempre vivi quei valori di tradizione e nel contempo di tramandare ai posteri ciò che i loro antenati rispettavano nel pieno della fedeltà e sotto l’aspetto Sacro e di devozione.
Così si pensò di far scolpire la statua dal famoso scultore Stufflersser di Ortisei (Bolzano) e il 20 Agosto del 1972, nella Chiesa della SS. Annunziata a Teggiano fu benedetta la nuova statua di San Cono, artisticamente scolpita in legno. Subito dopo la statua in processione fu portata nella cattedrale di Santa Maria Maggiore con un solenne triduo e la supplica di San Cono.
Il 1° di Settembre in San Mauro Pascoli, si diede inizio ad un Triduo solenne di preghiere e di predicazione in onore di San Cono.
S. E. Mons. Umberto Altomare, Vescovo di allora di Teggiano, alla presenza di S. E. Mons. Emilio Biancheri, Ordinario del luogo, presentò la statua ai fedeli, illustrando la vita del Santo giovane Benedettino.
Così i teggianesi che portarono in quelle terre, con animo fervido e devoto, la conoscenza di San Cono e che desideravano tanto che anche in quei luoghi si celebrasse solennemente la festa, ne fissarono la data alla prima domenica di Settembre di ogni anno.
Con la nuova statua, benedetta a Teggiano e trasportata in San Mauro Pascoli, i rispettivi sindaci dell’epoca di San Mauro e di Teggiano, Oderzo Castagnoli e Vanni Capaldo, legarono i due popoli col vincolo del gemellaggio, scambiandosi, quale anello di fedeltà, la dedica di una “Piazza San Cono di Teggiano” in San Mauro Pascoli e una “Via San Mauro Pascoli” in Teggiano.
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